GRAN CASINO' SPADA

Ingresso libero

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    :Beatrix.png:

    Il lupo attendeva solo un mio ordine per avventarsi sul ragazzo. Era completamente furibonda e Malacath con le sue risate stava solo peggiorando al situazione. Lui e la sua idea di andare a quella stupida festa! Per tutta la mia vita aveva vissuto nell'ombra, senza che nessuno si interessasse a me, ma lui no, doveva restaurarmi dalla testa ai piedi e conciarmi come una diva del cinema, privandomi della mia corazza e gettandomi in pasto al primo belloccio che voleva farmi la corte. E io come una creatina ci ero cascata, dall'alto della mia esperienza in fatto di uomini! Per poi scoprire cosa? Che in realtà era solo un vampiro che aveva ben altre intenzioni! Malacath e le sue grandi idee!

    < Mi dispiace deluderti, ma non diventerò la tua cena!>

    sibilai a denti stretti, pronta a scagliargli contro il mio famiglio.

    E poi accadde l'irreparabile.

    Il vampiro colpì Malacath, troppo occupato a sfottermi per considerarlo minimamente degno di attenzione. In una frazione di secondo il suo volto mutò, abbandonando le spoglie dell'idiota per lasciare il posto al suo vero io. Lo conoscevo abbastanza per sapere che quello sguardo non prometteva niente di buono. Un gruppetto di persone aveva cominciato a radunarsi fuori dal casinò, attirato dal rumore. Mi guardai intorno allarmata.

    < Malacath.>

    lo chiamai, ma lui mi ignorò completamente. Guardai il lupo, indecisa sul da farsi, ma il demone stese un braccio per frenarmi.

    < Oh no tesoro, lui è tutto mio!>

    Un'aura densa circondò il suo corpo, segno che stava per assumere il suo vero aspetto. Dovevo fare qualcosa, se Malacath perdeva il controllo, cosa molto probabile vista la sua poca pazienza, non si sarebbe fatto alcuno scrupolo a radere al suolo l'intero quartiere solo per il gusto di fare a pezzi qual vampiro che aveva osato colpirlo, incurante di chi fosse rimasto coinvolto dalla sua furia omicida.

    < Malacath, non qui.>

    cercai di fargli riacquistare un po' di buon senso, toccandogli il braccio. Ma aveva completamente dimenticato che non indossavo i guanti. Non appena lo sfiorai cominciai ad assorbire la sua energia. Malacath ringhiò inferocito e si liberò di me con uno strattone, facendomi volare a terra. Si voltò, lanciandomi un'occhiata omicida coi suoi occhi completamente neri, prima di spostare nuovamente l'attenzione sul vampiro. Dovevo inventarmi qualcosa prima che di lì a poco scoppiasse l'apocalisse.
     
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