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"THE MASQUERADE BALL"
Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
Scegli una maschera e indossala.
Nascondi la tua vera identità.
START DALLA MEZZANOTTE DEL 21 DICEMBRE
SONO INVITATI TUTTI GLI ABITANTI DI LITTORIA.
Non togliete MAI la maschera che indossate.
Non rivelate il vostro nome.
Chi aprirà le danze la notte del Solstizio d'Inverno?
Edited by Iole88 - 8/12/2014, 21:59
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Il taxi si accostò davanti all'entrata del casinò
ed eccomi di nuovo qui
La ragazza mise una mano sul sedile posteriore e cominciò a cercare a tastoni, dopo poco tirò fuori la maschera e me la porse
<<vedrai farai un figurone>>
Sorrisi afferrai la maschera e la infilai
<<che dici sono abbastanza affascinante?>>
La mora si mise a ridere si passò una mano sul mento e mi squadrò
<<assolutamente perfetto...>>
Le feci l'occhiolino poi misi una mano sullo sportello per scendere ma la ragazza mi bloccò prima
<<ehi straniero prima di andartene mi diresti il tuo nome?>>
<<hai ragione con il passare degli anni mi sto scordando cos'è la galanteria... Io sono Damon... Piacere di averti conosciuta...?>>
Lasciai la frase in sospeso aspettando che fosse lei a completarla
<<max! Mi chiamo Max... E il piacere è stato mio>>
<<un nome da maschio... Non l'avrei mai detto ma a te sta molto bene>>
<<grazie, buona serata! Divertiti anche per me>>
La ragazza lasciò la stretta sul mio braccio e scesi dal taxi.
Proseguii verso l'entrata principale, dopo alcuni gradini rigorosamente addobbati il modo sfarzoso, due uomini collocati ognuno alle rispettive ante del portone controllavano gli invitati, c'era talmente tanta gente che mi domandai come facessero a tenere tutto sotto controllo, probabilmente il caro Alexandre aveva stilato una lista nera alla quale dovevano fare riferimento, entrai senza alcuna difficoltà, evidentemente rientravo nella categoria dei bravi ragazzi.
La sala da ballo era maestosa, negli angoli su delle pedane che si muovevano su e giù a tempo di musica, c'erano donne e uomini molto attraenti con maschere dai più svariati colori e dei veli che creavano un gioco di vedo non vedo talmente intrigante che era impossibile non rimanerne del tutto catturati.
Un cameriere passò con dei bicchieri di champagne
bagnarmi un po' le labbra è quello che mi ci vuole
Presi un bicchiere e bevvi tutto in un sorso, diedi un ultimo sguardo in torno e mi avviai verso la pista da ballo
Edited by shadygirl11 - 3/1/2015, 20:55. -
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Prima di arrivare al casinò io e Beatrix avevamo fatto una tappa velocissima per comprare maschere e vestiti. La commessa del negozio, ammaliata dal mio fascino, si era anche offerta di truccare la mia streghetta e ora non sembrava più nemmeno la stessa persona. La guardai con un sorriso compiaciuto, senza quegli stracci che portava di solito era veramente una gran bella donna. Dopotutto era mia figlia!
Beatrix non era proprio della stessa idea, di certo non aveva mai indossato niente di così elegantenè camminato con tacchi così alti, e quindi passai tutto il tragitto a piedi ad insegnarle a muoversi con più grazia, non come un gatto che arranca su una lastra di ghiaccio!
Finalmente arrivammo di fronte al casinò. Indossai la mia maschera, molto simile a quella di Casanova, che oltre a celare il volto fino al naso era composta anche di cappuccio, così da nascondere tutta la testa. Mi feci largo tra la folla senza tante cerimonie e sorpassammo i due uomini addetti alla sicurezza sotto il loro sguardo vigile. Non appena mettemmo piede nel salone, fui circondato da un miscuglio di fragranze femminili, una più invitante dell'altra. Mi guardai introno con interesse, non tanto per gli addobbi sfarzosi ma per la scelta degli abili femminili che sembravano voler sfidare il freddo all'esterno.
< Non credo che ci sia alcun pericolo.> cominciai rivolgendomi a Beatrix. < Così conciati nessuno dovrebbe notarci in mezzo alla folla e anche se Miss Lucifero dovesse farsi viva, dubito che potrebbe agire indisturbata con tutta questa gente. Mi allontano per un po', ma se dovessi trovarti in pericolo espandi il tuo potere come ti ho insegnato stamattina e ti raggiungerò in un attimo.>
detto questo mi allontanai da lei, mescolandomi tra la folla. In una frazione di secondo individuai già la mia preda: una donna seduta al bancone del bar.
< Cosa ci fai qui tutta sola, dolcezza?>
< Aspettavo te.>
rispose lei guardandomi con un sorriso malizioso. Sorrisi a mia volta. Avevo un sesto senso per riconoscere le donne facili e in quel momento era proprio ciò di cui avevo bisogno.
< Allora non perdiamo tempo!>
Le presi la mano e la feci volteggiare su se stessa prima di dirigermi verso uno dei molti bagni del casinò. Da quando ero a Littoria la mia media di scopate giornaliere era drasticamente diminuita, dovevo assolutamente rimediare!. -
+Hells+ .
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Odiavo già quel fottuto ballo e dovevo ancora arrivare al casinò! Non solo Malacath mi aveva trascinata in un negozio dove solo un paio di calzini costavano 47625284 euro e mi aveva fatto indossare un'orribile cosa blu, non solo mi aveva fatta truccare dalla commessa del negozio di maschere e non vedevo l'ora di togliere tutta quella malta dalla mia faccia, ma mi aveva costretta ad indossare quegli strumenti di tortura alti dieci centimetri e ora pretendeva che riuscissi anche a camminarci! Il tragitto fino al casinò fu la camminata più lunga e dolorosa della mia vita, con la sua voce in sottofondo che continuava a ripetere: fai così, cammina così, muoviti così, mettici più grazia, raddrizza le spalle, tieni la testa alta... Soffocai più volte l'impulso di strangolarlo e fargliele mangiare quelle scarpe!
Una volta arrivati indossammo le nostre maschere e entrammo nel casinò. Rimasi senza fiato alla vista dello sfarzo che mi circondava. Non avevo mai visto un salone così bello, il padrone di casa non aveva di certo badato a spese nell'addobbare il caisnò per l'evento. Stavo ancora ammirando ogni singola cosa attorno a me quando mi giunse la voce di Malacath. Lì eravamo al sicuro e per questo si sarebbe allontanato per un po'.
< Se dovessi trovarti in pericolo espandi il tuo potere come ti ho insegnato stamattina e ti raggiungerò in un attimo.>
Annuii e lui sparì in mezzo alla folla. Inspirai a fondo. Quanto tempo era passato dall'ultima vota che ero stata veramente libera senza quel demone attraccato alle mie calcagna come la mia ombra? Sorrisi, sorprendendomi nel sentirmi quasi spaesata senza di lui. Ormai mi ero abituata così tanto alla sua presenza al mio fianco che ritrovarmi di nuovo da sola mi sembrava quasi strano!
< Hey bellezza, che ci fai qui tutta sola?>
Un uomo mascherato si era appena avvicinato a me. Mi voltai e lo fulminai con lo sguardo.
< Tutto fuorché aspettare te e ora sparisci!>
gli ringhiai contro prima di allontanarmi. Cominciavo a pentirmi di trovarmi in quel posto , mi sentivo soffocare in mezzo a tutta quella gente, non faceva per me. Scorsi una terrazza in fondo alla sala e mi ci fiondai immediatamente, facendomi largo tra le persone che imprecarono contro di me mentre li spingevo per passare.
Uscii quasi di corsa e mi appoggiai alla balconata, respirando a peni polmoni. Il freddo mi investì come un'onda gelida, ma non mi importava. Piuttosto di tornare in mezzo a quella marmaglia, avrei resistito il più possibile là fuori.
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**Miss_Tegan** .
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Arrivammo al casinò dopo un lungo viaggio in taxi, entrammo e notai che già alcuni invitati erano già arrivati. Non riconoscevo nessuno di loro. Presi Tegan a braccetto e andai verso quello che sembrava un buffet, intanto mi guardavo intorno per vedere le bellissime decorazioni messe per il ballo.
<< Tegan non pensi anche tu che questo posto sia davvero magnifico?>>
Intanto mentre passava un cameriere presi un calice di champagne.. -
Shaogorath .
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Quando me ne andai dal cimitero visto che mi avanzava del tempo presi una stanza al hotel e feci un pò di shopping.
Arrivai in taxi, indossavo già la mia maschera e senza indugiare scesi dall'auto. Avevo sempre adorato feste di questo tipo e non rimasi delusa appena entrai.
Tutto era curato nei dettagli e i vari abiti davano colore alla sala.
Notai quasi subito la presenza di creature oscure ma ignorai la cosa.
Un cameriere mi si avvicinò e mi porse un bicchiere di champagne, lo presi e lo rigraziai.
Mi voltai verso l'entrata, stavano arrivando nuovi invitati.![](https://image.forumcommunity.it/9/7/5/5/2/2/3/1420476484.jpg"%20target="_blank"><img%20src=%22https://image.forumcommunity.it/9/7/5/5/2/2/3/t/1420476484.jpg%22)
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**Miss_Tegan** .
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Non riuscivo ancora a riprendermi dalla bellezza di Elise con il vestito nuovo ma appena arrivati con il taxi davanti al casinò cercai in tutti i modi di riprendermi, dovevo farlo Elise era come un fuoco per le falene avrebbe attirato davvero molti sguardi (maschili) cosa che io non volevo di certo.
Entrati nel casinò la mia Elise rimase affascinata dagli addobbi mentre ci dirigevamo verso un buffet e mi chiese cosa ne pensassi e con tutta la sincerità del mondo le risposi:
<< E' vero ma nulla reggerebbe il confronto con te in questo magnifico abito.>>
Rimasi accanto a lei cercando di non fare il compagno possessivo che ero e mi guardai in torni per vedere chi ci fosse.. -
+Hells+ .
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Non appena fui nei pressi del casinò indossai la maschera, celando così la mia identità. La folla di invitati era a dir poco smisurata e impiegai un po' prima di varcare le porte d'ingresso di quel luogo di perdizione.
Il mio corpo fremette per la presenza di innumerevoli creature oscure, ma dovevo stare calmo. Mascherato potevo confondermi tra la folla e intanto studiare il terreno in vista dello scontro con il proprietario. Non era il caso di scatenare l'apocalisse con tutti quei mostri attorno a me, avrei finto di essere un comune invitato a meno che non fosse necessario il mio intervento.
Cominciai a muovermi tra la folla con finta casualità, osservando da dietro la maschera porte, corridoi, scale, finestre e ogni singola cosa che mi circondava di quel salone. Di certo c'erano altri piani, ma per il momento mi sarei fermata a quello. Dopotutto la festa era appena iniziata e avrei dato nell'occhio se avessi cominciato a ficcanasare qua e là.
Mi accomodai su un divanetto, continuando a tenere sotto controllo ogni singola creatura lì presente. Forse il mio obiettivo era proprio in mezzo a loro, celato anche lui da una maschera come me. Non dovevo fare altro che aspettare e vedere come si sarebbe svolta la serata.. -
+Hells+ .
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Recuperai uno dei vestiti che solitamente indossavo durante i miei concerti, ricordandomi solo in quel momento che dovevo ancora trovare un alloggio in città. La mia ricerca si stava rivelando più lunga di quanto avevo ipotizzato e aggiunsi alla lista delle cose da fare il trovarmi una casa.
Comprai lungo strada una maschera che si intonava perfettamente con l'abito e decorata con delle note musicali, giusta per me!
Varcai i portali del casinò circondata da una folla esorbitante. Quel ballo in maschera aveva attirato un numero spropositato di persone e non dubitavo che la maggior parte di loro fossero tutt'altro che umani.
Mi guardai attorno, cercando di focalizzare il proprietario. Con una smorfia puntai al bar e mi accomodai su uno degli alti sgabelli.
< Cosa posso servirle?>
mi chiese diligentemente il ragazzo mascherato dietro il bancone.
< Un angelo azzurro.>
Risposi con un sorrisetto dopo averci pensato un po'. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e dopo aver shakerato gin, cointreau e curaco blu versò il tutto su una coppa da martini, decorando il cocktail con una ciliegia.
< Dove posso trovare il padrone di casa? Avrei una proposta per lui...>
chiesi addentando con movimenti studiati la ciliegia senza staccare gli occhi dal barista. Odiavo dover ricorrere a quei metodi squallidi, ma con gli uomini era il modo più rapido per ottenere informazioni, a prescindere dalla loro razza. Il ragazzo osservò ogni movimento delle mie labbra prima di rispondere balbettando:
< N-non l'ho ancora visto, mi dispiace. Credo voglia farsi attendere, dopotutto è il padrone del casinò.>
Perfetto, ero venuta a quello stupido ballo per niente! Non solo non riuscivo a trovare i miei due fratelli dispersi, ma nemmeno quel tipo che sembrava essere il padrone di tutti i luoghi più importanti di Littoria. Appoggiai i soldi sul bancone con fare stizzito e mi alzai, avviandomi verso la pista da ballo sorseggiando quell'orribile cocktail blu.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)A chi tocca??
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.SPOILER (clicca per visualizzare)hells tocca al mio Damon scusate il ritardo nel pomeriggio o al massimo in serata scrivo
I turni comunque eccoli
Damon
Malakath
Beatrix
Elise
Azumah
Tegan
Anderson
Zalera. -
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Mentre mi avvicinavo alla pista da ballo, vidi molti invitati interessanti, squadravo tutti dalla testa ai piedi cercando in vano di scoprire i volti celati sotto le loro maschere. Immaginavo nemici ovunque dopo gli ultimi eventi.
L'odore di sangue che c'era nell'aria era inebriante, non solo sangue umano ma quello di molte creature soprannaturali.
non riesco a rilassarmi..
Feci un respiro profondo chiudendo gli occhi
posso fidarmi solo del mio istinto
Quando li riaprii notai una ragazza in particolare, era bellissima, con un vestito blu che le scivolava sul corpo con un tocco elegante e delicato, aveva i capelli non molto lunghi.
Sorrisi nel vederla un po' impacciata e a disagio in quell'ambiente, tanto che si allontanò dalla folla molto rapidamente, continuai a seguirla con lo sguardo, uscì fuori in uno dei balconcini dell'imponente edificio.
Sospirai
<<ok devo fidarmi del mio istinto giusto?>>
Dissi tra i denti parlando con me stesso. Fermai di nuovo uno dei camerieri con i flute pieno di Champagne, ne presi due, e senza curarmi ulteriormente della folla e dell'odore che mi attirata mi diressi in direzione della ragazza.
Mi fermai sullo stipite della porta finestra e la guardai per un pò, non si accorse subito della mia presenza, il vento le spostava i capelli e gonfiava il vestito, sembrava così innocente, ma sapevo da mia esperienza che l'apparenza ingannava.
Decisi di farle notare la mia presenza
<<come mai la ragazza più bella della festa si nasconde in balcone?>>. -
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I bagni di quel casinò sembravano essere stati creati per soddisfare il bisogno mio e della mia compagna di giochi, più che per altri bisogni. Dovevo ricordarmi di fare i complimenti ad Alexandre, se l’avessi visto al ballo. Prima di richiudere la porta appesi il cartello “Fuori Servizio”, giusto per non essere interrotti da qualche idiota che doveva usare la toilette o che aveva avuto la nostra stessa idea.
La ragazza ancheggiò fino al bancone di marmo nero vicino ai lavandini con movimenti languidi, in attesa che la raggiunsi. Non la feci attendere a lungo. Le mie mani corsero ad afferrare i suoi glutei sodi striminziti nel vestitino di due taglie più piccolo. La sollevai senza alcuna fatica e la feci sedere sul bancone. Lei cercò di togliermi la maschera, ma le presi le mani e la fermai.
< Così è più eccitante.> dissi in risposta al suo sguardo confuso dietro la maschera. < Puoi immaginare che io sia chiunque tu voglia.>
Lei sorrise languidamente prima di annuire e chiedermi:
< E tu? Chi vuoi che io sia?>
L’immagine della zingara dai lunghi capelli neri passò come un lampo davanti ai miei occhi, ma la scacciai in un attimo.
Le sorrisi malizioso prima di risponderle:
< Solo ed esclusivamente tu.>
Le sue mani corsero sotto la mia camicia ad accarezzare ogni centimetro del mio corpo statuario. Le sollevai il vestito fin sotto il seno, mentre lei mi slacciava cintura e pantaloni. La afferrai per i fianchi e la feci voltare, così che potesse guardarci nello specchio di fronte a noi. La presi per i capelli e la feci piegare in avanti, ma senza farle del male, ed entrai in lei senza tane cerimonie. La ragazza mugolò di piacere, prima di cominciare a dimenarsi con movimenti esperti. Non ero di certo il primo sconosciuto a cui si concedeva facilmente, ma dubitavo che tra le sue esperienze annoverasse un demone incubo. E avrebbe presto scoperto il piacere estremo che solo quelli della mia specie sapevano regalare.. -
+Hells+ .
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Finalmente un po' di pace. Lontana dalla confusione e dalla marmaglia all'interno del casinò, e soprattutto senza Malacath come mia ombra, potevo finalmente rilassarmi. Mi ero ormai abituata alla temperatura e il vento pungente sulla pelle mi faceva quasi piacere. Dopotutto, con tutte le volte che avevo dormito per strada, il freddo era l'ultimo dei miei problemi.
Chiusi gli occhi, assaporando e godendomi a pieno quella calma, quando una voce alle mie spalle mi riportò di colpo alla realtà.
<< Come mai la ragazza più bella della festa si nasconde in balcone?>>
Alzai gli occhi al cielo. L'ennesimo idiota che ci provava? Ma cosa dovevo fare per starmene un po' da sola?
Ok Beatrix, non puoi passare tutta la serata a mordere ogni singolo invitato al ballo...
Pensai tra me e me prima di voltarmi lentamente. Alle mie spalle c'era un uomo con una mascherina dello stesso colore dei capelli fluenti. Mi ero ormai abituata alla testa pelata di Malacath! Indossava un completo nero e tra le mani aveva due calici di champagne, come se volesse offrirmene uno. Non riuscivo a vederlo bene in volto, ma sembrava comunque giovane e di bell'aspetto.
< Non sopporto stare in mezzo alla gente.>
risposi semplicemente appoggiandomi con la schiena alla balconata e fissandolo negli occhi azzurri. Incrociai le braccia, non tanto per il freddo m quassi a mia protezione. Non ero abituata a ricevere attenzioni dall'altro sesso e non sapevo bene come reagire. Aveva detto che ero la ragazza più bella della festa. Se mi avesse vista prima del restauro di Malacath dubitavo che avrebbe avuta la stessa impressione di me!
Cercai di tranquillizzarmi, dopotutto con quella maschera nessuno conosceva la mia vera identità, e perché no? Avrei potuto provare ad essere chi non ero, giusto per vedere cosa significava essere una ragazza normale.
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**Miss_Tegan** .
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Dopo aver preso qualcosa da stuzzicare dal buffet mi avvicinai, sempre con Tegan al mio seguito, a dei divanetti che erano li vicino.
Vicino a me c'era un ragazzo che si guardava attorno.
Mi ricorda il mio adorato Tegan
Mi girai verso di lui e gli sorrisi dolcemente e avvicinandomi a lui con le testa gli sussurrai:
<< Il ragazzo affianco a noi mi ricorda un po' te in modalità Membro della Stirpe>>
E gli presi la mano per tenermelo vicino ma non avevo bisogno di quel contatto per sapere che sarebbe stato vicino a me per qualunque evenienza..
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