CREATURE DELLA NOTTE

Posts written by guerriera

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    Finalmente anche questo finito di leggere e ne sono stata avvinta come da tutti gli altri..che dire Manello sarà pure tosto..ma l'intrecciarsi nella trama delle vicende di Vishous e Jane l'ho trovato bellissimo un amore che supera con sempre per la Ward tutti gli ostacoli..
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    :((: :((: :((: :((: :((:
    carinissima!!
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    Uhmmm sento odore di rabbia e risentimento
    Qualcosa di selvaggio è nell'aria, avrò sottovalutato la sua autoironia,,dopotutto io stavo ancora scherzando, non mi aspettavo che se la prendesse, magari avevo centrato il problema ma questo mi sarei guardato bene dal dirglielo.

    Forse ho esagerato un pò ma dopotutto se l'è cercata lei, non mi doveva provocare a quel modo e io mi conosco spesso mi faccio perndere dall'entusiasmo calcolando male le parole che a volte dico.
    Vorrei scusarmi ma non me ne da il tempo cambia dinuovo totalmente atteggiamnto scatenandosi in un monologo sul fatto che gli piacerebbe restare a scherzare li al Centro, ma ha una sorta di appuntamnto con il migliore amico, desumo che arrivi in serata, sembra presa da una forte scarica di adrenalina come se d'un tratto non potesse più fare nient'altro che incontrare quel tizio. infine mi da il contentino dicendomi che magari avremmo potuto bere qualcosa insieme arrivati a casa sua

    Ma certo il triangolo perfetto! Tze manco morto!

    Mi faccio prendere dalla stizza ma non lo do a vedere, intanto mi intima di accompagnarla a casa e senza darmi il tempo di reagire comincia a trascinarmi verso l'uscita.

    Un vero tornado...ma al quanto lunatica e poi c'è quella strana sensazione quando parla dell'amico..che non sia propriamente un amico.mah!!

    Interessante sono proprio curioso di vedere come si metteranno le cose fra noi.
    La seguo ridendo per il modo in cui mi strattona per un braccio facendosi largo fra la gente.
    Comunque neanche a me andava di lasciarla andare almeno per il momento.

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    Ascolto la sua risposta guardandola intensamente, nei suoi occhi viaggia una fiamma che sta in mezzo fra il puro divertimento e un ombra di desisderio.
    Mi risponde come mi aspettavo non lasciandosi scappare l'occasione di una nuova provocazione dicendomi che riconosce che insieme a letto saremmo strepitosi, e riconosce sincermente il potere sensuale della mia razza ma finisce col darmi in parte ragione.
    Tiro un sospiro di sollievo, ma sono anche un pò amareggiato di solito il discorso sull'amicizia fa presa diversamente sulle donne che tentano ugualmente di affermare la loro capacità di seduzione, ad una donna non va mai bene l'essere considerata alla stregua di una amica fraterna specie se la stessa e attratta fisicamente e Scar lo è sicuramente, riesco a percepirne chiaramente l'odore.
    Comunque sono convinto che rispetterà almeno al momento la mia decisione anche se va matta per le provocazioni.
    Del resto anch'io ma di solito concludo la faccenda sempre in posizione orizzontale.
    Ridendo glielo dico pure a lei.
    «Se devo dirla tutta il nostro giochino seduttivo mi prende molto, amo le provocazioni ma il fatto è... che la donna con cui gioco di solito finisce sempre in posizione orizzontale, nuda e soddisfatta e non credo sia il nostro caso ...comunque sono disposto a non mettere la cintura di castità ma ricordati è una decisione tua e ti prendi tutte le responsabilità se la situazione precipita» e le sorrido seducente ammiccando.
    Poi mi lancia un ulteriore provocazione, ma si scusa quasi immediatamnte.
    «No non ti scusare! è assodato che ti diverti un mondo a farmi perdere lucidità..e questo in un certo senso posso reggerlo, ma evita di starmi troppo vicina in fin dei conti la carne.. come hai detto tu è debole almeno che...non è proprio li che vuoi arrivare...da quanto tempo non hai un uomo Scar?? » chiedo insinuante mentre mi avvicino di un passo e le prendo la mano per tirarla verso di me. Non appena sento la reazione del suo corpo al mio, continuo avvicinadomi al suo orecchio «Sarà che forse aspetti da troppo e non resisti più alla tentazione e vuoi portarmi a cedere così da non perderci la faccia...lo puoi dire sai??»concludo con voce rauca a un passo dal perdermi, lascio che la punta della mia lingua giochi con il suo lobo.Le mie mani la bloccano ai fianchi ferme e decise, mentre lascio che il mio bacino la sfiori.La sento contorcersi sotto il mio tocco e trattenere il fiato.Anch'io sto per cedere ma non le voglio dare la soddisfazione di avere l'ultima parola quindi alla fine mentre ancora la stuzzico con la lingua le sussurro «dai...dì... per favore??» e mi allontano ridendo e fingendo un totale distacco.

    Un punto per me bellezza!!Vuoi la guerra ..bene l'avrai.

    « Un altro giro pazzo per negozi?» propongo tranquillo rispondendo alla fine alla sua domanda.

    Edited by guerriera - 23/10/2011, 19:38
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    Usciamo dal negozio seguiti dallo sguardo attonito della commessa
    Poveretta!
    Scar propone di fare altri giochetti simili a quello improvvisato nel camerino e sicuramnte non si riferisce allo spettacolino finto ma bensì alla provocazione vera e propria.

    « Potrei anche prendere in considerazione la tua proposta Scar, ma non lo farò!..» le dico serio « e sai perchè? Mi piaci è vero, mi sento terribilmente attratto dal tuo corpo, ma non voglio rovinare tutto solo per passarmi lo sfizio di portarti a letto.»Il mio sguardo si spostò languidamente sul suo corpo come se la stessi realmente accarezzando, si poso sul suo seno ben delineato dalla maglietta e sui suoi fianchi.
    Per quanto fosse piacevole la prospettiva di fare l’amore con lei, e non avevo alcun dubbio che sarebbe stato fantastico, non volevo correre il rischio di rovinare quello che stava nascendo fra noi.
    Rialzai gli occhi verso il suo volto e sospirai
    «Sarà un vero peccato non poterlo fare» e le sorrisi malizioso e impertinente poi prosegui
    «Ho capito che pensi di saperti controllare, molto probabilmente sei abituata a farlo..ma non pensare di farcela con me, non voglio essere presuntuoso ma ti posso assicurare che se mi metto di impegno posso farti crollare quando voglio... »le faccio un cenno per zittirla «Non ho finito quindi stai per favore un momento buona..te l'ho detto voglio considerarti solo un amica e quindi basta giochetti tentatori..mi arrendo non so resisterti...ma non ti porterò a letto se è a questo che vuoi arrivare..solo amici stop!»conclusi serio e determinato.
    La spintonai un poco giocosamente e cameratescamente «Dai Scar ammettilo ti è mai capitato uno "schizzato" come me tra i tuoi amici? sei pronta a rinunciare a una così divertente compagnia per un poco di sesso frenato? Va bene molto sesso sfrenato» e le sorrisi arcuando le sopraciglia in modo buffo.

    Edited by guerriera - 23/10/2011, 16:53
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    Stavo ancora ammirando il suo splendido fondoschiena esageratamente ancheggiante quando Scar mi invito a seguirla nei camerini dicendo di voler essere aiutata nella prova.
    Strabuzzai gli occhi quando fece una battuta circa il fatto che eccitata avrebbe potuto buttarmi a terra per appagare le sue voglie.
    Caspita ci sa fare la ragazza! pensai
    Peccato fosse solo un gioco. Mi schiari la voce e con passo svelto la raggiunsi entrando con lei nel camerino di prova.
    Non appena mi trovai solo con lei in quello spazio stretto mi senti di colpo soffocare, troppo vicina per non assorbirne il profumo, troppo vicina per scacciare la tentazione di posarle le mani su quello splendido fondoschiena, ma le regole erano diverse, stavamo solo simulando quindi feci un passo indietro e la guardai, i suoi occhi emanavano bagliori di divertimento ed aveva un'aria provocante quando mi propose di spingerci ancora più nel gioco emettendo i suoni tipici del sesso.
    Per un momento il mio lato lupesco prese il sopravvento facendomi quasi perdere la testa, fui tentato dalla vista delle sue labbra dischiuse e invitanti. E' vero che avevamo il patto, di attenerci ad una casta amicizia, ma questo non mi avrebbe impedito di sperimentare la sua resistenza alle nuove regole del gioco.
    «Si certo! ci sto! Sarà divertente vedere la reazione di quella poveretta, quando ci sentirà gemere, ma per rendere ancora più interessante la cosa faremo di meglio» dissi enigmatico provocandola con un sorrissino sadico « Vediamo quanto sai resistere senza pregare.»
    Era un gioco OK! tuttavia perchè non approfittarne un poco. Mi avvicinai a lei tanto quanto bastava per toccarla, le mie dita andarono al bordo della maglietta sfiorando impercettibili la zona sopra l'attaccatura del seno, piano molto lentamente la mia carezza si posto verso la gola, il collo, poi mi abbassai e il mio respiro andò a solleticarle l'orecchio.« Il gioco è cominciato vediamo quanto sei capace di reggerlo..» quindi mi spostai a sfiorarle con le labbra lievi la guancia ,la mascella, mi fermai ad un passo dalle sue labbra ma sempre senza un vero contatto, le mie mani intanto si erano intrufolate sotto il bordo della maglietta seguendo la linea della sua schiena in una carezza snervante e stuzzicante che si fermo sul bordo dei jeans per poi risalire nuovamente a sfiorale le costole fermandomi a un passo dal seno, non era il caso di esagerare.
    Un sorriso mi sfuggi dalle labbra appena intui che Scar non si tirava indietro anzi faceva la sua parte il quel gioco sadico che avevamo iniziato, sentì anche le sue mani passarmi sul corpo.

    Oh Cielo! in che guaio mi sono cacciato.

    Il gioco mi si stava rivoltando contro facendomi perdere lucidità.
    Intanto Scar aveva cominciato a gemere fingendo ad uso e consumo dell'ignara commessa, ma un pò sospettai lo facesse per saggiare un pò anche la mia di resistenza.
    I nostri visi erano vicinissimi potevo sentire il suo respiro accarezzarmi le labbra non ero in grado di ragionare coerentemente, quindi decisi di smettere immediatamente quella tortura.
    «Basta... prima .. che mi spinga ad approfittare della situazione facendo diventare il gioco... realtà» le dissi avvisandola ma non potei impedirmi di sfirarle per un momento quelle accattivanti labbra.
    Poi sorrisi sereno e mi scostai.
    Dentro lottavo contro la voglia di spingerla verso la parete e approndire la nostra conoscenza a modo mio.
    Scostai la tenda e la invitai ridendo piano ad osservare il viso sconcorto della mal capitata commessa, la senti ridere a sua volta,ma il mio pensiero principale era uscire da quel "maledetto" spazio angusto prima di commettere una sciocchezza.
    «Ok usciamo! Subito!» ordinai con voce brusca.
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    Non appena raggiungo il bosco assoporo finalmente il silenzio che mi accoglie, quasi mi sento rigenererato dal contatto con la mia amata natura, mi guardo intorno alla luce tenue del giorno che volge a concludersi ,tutto mi appare colorato di arancio, osservo il lento movimento dei rami degli alberi appena mossi dalla leggera brezza, cammino lentamente lasciandomi avvolgere dalla pace che solo la natura sa donarmi, mi addentro fra gli alberi sfiorando la corteccia ancora tiepida dei raggi del sole, in lontananza sento il rumore di acqua che scorre lenta, mi avvio nella direzione da cui proviene il tenue rumore e scorgo un fiume, mi porto sulla riva e mi abbasso per toccare l' acqua fresca, la corrente porta con se piccoli ramoscielli e foglie morte, mi beo del contatto di quel freddo liquido, dopo una giornata passata nel calore degli aereoporti è come una sorsata di vita. Mi passo le mani ancora umide sul retro del collo, mi sento stanco, ho viaggiato per l'intera mattinata e metà pomeriggio, mi piace molto viaggiare ,ma detesto i contrattempi e i ritardi ed oggi sembrava che tutto il sistema aereo americano fosse contro di me ,inizinando dal fatto che l'aereo era atterrato con un'ora di ritardo e all'aeroporto avevano smarrito perfino il mio borsone.
    Avevo dovuto aspettare in una stretta stanza per un'altra buona mezz'ora finquando finalmente me l'avevano riportato. Ho attraversato il mondo negli ultimi anni in compagnia della mia amica Scar, ma con lei tutto è divertente anche gli inevitabili intoppi del mondo umano.
    Scar il mio pensiero vola a lei, la mia splendida e conturbante migliore amica, ripenso a quando l'ho incontrata per caso parecchio tempo fa e al modo in cui mi ha totalmente rivoluzionato la vita, rendendola completa e assolutamnte frizzante.
    Ho affrontato questo lungo viaggio proprio per raggiungerla qui, abbiamo deciso di fermarci un pò in questo luogo a stretto contatto con la natura incontaminata , il nostro habitat preferito. Abbiamo anche preso in affitto un cottege nel bosco lontano dai rumori cittadini.
    Finalmente staremo in una vera casa pensai
    Negli ultimi anni c'eravamo un pò dati all'avventura dormendo dove più ci aggradava, dimenticando spesso i confort della vita casalinga.
    Si è fatto tardi quindi decido di lasciare quel posto incantato per andare a riabbracciare Scar.
    Chissà cosa avrà fatto in queste settimane lontano da me mi domando sorridendo.
    Conoscendola sicuramente si è cacciata in qualche altro guaio, lei sembra una calamita nell'attirarli , un altro dei motivi per cui l'ho seguita in questa pazza avventura rinunciando per sempre al mio posto alla Corte Unseelie.
    Mi avviò in direzione del punto dove mi ha detto sorge il nostro cottage e sospiro impazinte di rivederla.


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    Edited by guerriera - 23/10/2011, 14:57
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    «Sai di essere bella ma stavolta lo faccio solo per puro divertimnto credimi »e le sorrido.
    Ci alziamo contemporaneamente ,lascio una banconota di grosso taglio sul tavolo e ci avviamo verso l'uscita strattonandoci a vicenda, seguo lo sguardo di Scar che si rivolge alle ragazze che poco fa mi guardavano con interesse, e comincia il suo gioco a discapito delle mal capitate facendo finta di flirtare con me in modo esilerante , mi sussurra di reggerle il gioco e io annuisco impercettibilmente.
    Anch'io partecipo al gioco rivolgendo uno sguardo annoiato verso le ragazze poi ad alta voce
    «Mi dispiace amiche mie oggi solo roba di prima scelta!!» dopo di che prendo Scar per mano e la trascino fuori ridendo come un ragazzino al luna Park. Mi sto divertendo nella parte del ragazzino "dispettoso", la faccio correse insieme a me trascinandola in una gingana fra la gente.
    Da lontano adocchio due anziane donne intente ad osservare la nostra pazza corsa, bisbigliano fra loro indicandoci, rallento la corsa e mi sporgo per sussurrare all'orecchio di Scarlett
    «Sai quale un altro gioco che mi fa impazzire? "Scandalizzare le anziane nonnette"»
    non le lascio il tempo di replicare e non appena passiamo accanto alle due donne le dò una "strizzatina" al fondoschiena .
    Maleducati!! non c'è più decoro a questo mondo
    Sento i rimproveri delle due vecchiette e comincio un'altra volta a ridere ricominciando a tirarmi dietro Scar, mi fermo davanti ad un negozietto di intimo «Adesso tocca a te reggermi il gioco "Pupa"» le dico ridendo e stampandomi in faccia un espressione insolente.
    La trascino dentro e saluto la commessa con un gran sorriso poi mi rivolgo a Scar alzando la voce di proposito
    «Allora tesoroo cosa ti va di provare?» domando indirizzandole uno sguardo fintamente rapace ed eccitato ma un sorriso mi forza le labbra sto cercando di rimanere serio specialmente con lei che mi regge perfettamnte il gioco e sembra che abbia l'aria un pò svampita
    Agguanto a volo un completino di impalpabile pizzo viola e lo porgo a Scar «Potresti vedere come ti sta questo.»poi mi rivolgo alla commessa ammiccando «Sa io adoro la mia donna in biancheria intima..ma..»mi avvicino ancora un pò all' indignata commessa e le sussurro non troppo piano in modo da far partecipe Scar del gioco « ma..le confesso un segreto, preferisco di gran lunga quando gliela strappo dal corpo..sa in quei momenti ..capisce no??»e ammicco verso Scar «Vero "Bambolina"? ti faccio impazzire quando lo faccio, quel rumore di trappi sa..» e mi rivolgo dinuovo alla commessa«ci fa eccitare da matti»sospiro quasi risentissi il suono poi di nuovo verso Scar«Dai vai ..non vedo l'ora di vederti quello straccietto addosso, .. magari ci scappa anche qualcosina.. »e le strizzo l'occhio spingendola verso i camerini.
    Non sono sicuro di resistere ancora a non scoppiare a ridere , mi rendo conto che la commessa adesso e impallidita forse pensando che voglia veramente strappare il completino.
    le regalo un sorriso ammiccante e sposto l'attenzione sull'ancheggiante movimento di Scar diretta al camerino.
    Già è proprio un portento!penso
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    «Sei proprio eccezionale sai? mi sa che mi piacerà molto essere tuo amico..infatti anch'io vado pazzo per questo genere di cose...Si !...mi sa che non mi pentirò affatto di averti incontrato, sospetto che hai in serbo per me mille sorprese e io adoro chi mi sorprende sono un'amante della vita movimentata e della pazzia che ti regalano i momenti di puro divertimento» le sorrido malizioso come solo io so fare e le porgo la mano «Affare fatto...saremo amici, fin che morte non ci separi» e sorrido sincero.
    Mi prende la mano e la stringe calorosamente, una stretta salda quasi maschile che però manda i miei ormoni in tilt, la mia mente si perde in immagini di quelle mani sul mio corpo.
    Mi scuoto e chiudo per un attimo gli occhi
    Ma che ti prende, le hai appaena detto che sarete solo ed esclusivamnte amici e ora la sogni nuda ma vergognati!
    Riapro gli occhi e li sposto per un momento in direzione delle giovani umane che mi stanno puntando regalando uno dei miei sorrisi assassini, vedo che una di loro trasalisce incontrando il mio sguardo, rido e torno a concentrarmi su Scar, fortunatamnte sono tornato in me.
    «Vero tendo ad essere possessivo per natura, diciamo che mi piace marcare il territorio se la cosa mi interessa e comunque...» le sussurro avvicinandomi con aria cospiratoria «non avrai mai il mio stupendo corpo fin quando non mi pregherai in ginocchio,,tse che ti credi che puoi prenderlo quando vuoi, bisogna supplicare cara amica» continuo sempre scherzando, nei miei occhi danza una risata che però celo sotto la mia aria fintamnte seria.
    Alla fine scoppio in una sonora risata attirando su di me tutti gli sguardi.
    « Ti va di fare un giretto fra i negozi? Mi sto annoiando e poi adoro vedere le donne provare capi su capi, ti va di giocare un pò alla modella per me e far impazzire le commesse per poi non prendere nulla» le propongo sbarazzino
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    Uhmm.. tipetto tosto la ragazza.
    Continuo ad osservare l'epressione del suo viso e il linguaggio del suo corpo, appare tranquilla e per nulla turbata dalla mia provocazione, sembra molto sicura di se e dell'effetto che provoca sugli uomini ,continua a saggiarmi con lo sguardo.
    Il suo sguardo mi tiene avvinto per un attimo, nei suoi occhi leggo sincerità ma anche un pizzico di celata furbizia, abbasso per un attimo lo sguardo preso alla sprovvista dall'intenso odore che pare emanare.
    Come lupo sono molto sensibile agli odori e riesco a percepire il calore sprigionato dai corpi senza considerare che siamo nel periodo di luna piena proprio quando i miei simili pare perdano ogni inibizione, ma non è il mio caso vivendo insieme agli esseri umani per tanto tempo ho imparato a tenere a bada i miei istinti animali, quindi rialzo lo sguardo , poso la tazza sul tavolo e riprendo a parlare tranquillamente
    «Certo che puoi avere tutti gli amici che vuoi, ma stavo semplicemente spiegandoti che di solito tendo ad essere allergico ai legami condivisi con altri sia che si tratti di amicizia, sia che si tratti di sesso, che però non è certo il nostro caso» tendo a sottolineare «Ammetto che ti trovo carina ma da te cerco solo una sana compagnia senza secondi fini, almeno che... tu non supplichi per avere il mio corpo ..allora in quel caso se ne potrebbe discutere» le dico scherzando maliziosamente e scoppiando a ridere.
    « Comunque lasciando stare lo scherzo e parlando un pò più seriamente ti dico che veramente sono intenzionato a instaurare con te una sorta di amicizia, di donne se ne possono avere tante ma poche ti sono veramente amiche, e sento che tu sei quello che cerco, sei spontanea e allegra insomma un soffio di aria fresca.»le dico sincero.
    Poi riprendo la tazza in mano e mi accorgo di aver finito il secondo caffè faccio segno alla cameriera che me ne porti un'altro, non ho proprio voglia di andare via, quindi mi rivolgo nuovamente a Scar
    «Vuoi qualcos'altro anche tu? Offro sempre io.» e le strizzo l'occhio.

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    Quando sorridendo mi disse che anche lei abitava in prossomità del bosco pensai
    «Fantastico!» esclamai « Così saremo vicini di casa , guarda che coincidenza» le dissi contento
    Poco dopo però colsi un tono diverso quando accennò al fatto che avrebbe rivisto il suo migliore amico, la sua espressione era esageratamente felice tanto che fece scattare in me un campanello d'allarme, qualcosa non tornava, decisi quindi di punzecchiarla.
    Volevo essere sicuro di avere campo libero, anche solo per un'amicizia nella mia vita.
    Con voce ed espressione vagamente imbrocciata le lanciai l'amo.
    Vediamo se abbocchi bellezza
    «Ah! ma allora non vivrai da sola...peccato! già stavo facendo qualche pensierino sul come cercare di conoscerti meglio, si intende da buoni vicini ..» sorrisi con finta tristezza e ammiccai «..avremmo potuto divertirci insieme ..ma da quanto ho capito un amico speciale lo hai già ..due saremmo troppi..sono un pò esclusivo nelle mie cose... insomma la mia solita sfortuna...»
    Vedendo che mi osservava attentamente anche lei guardandola dritto negli occhi prosegui «..e poi poco fa ...non sembravi così indifferente alle mie occchiate interessate..mah! ...mi sarò sbagliato ... oppure no?» conclusi con un sorriso malizioso.
    I miei sensi lupesci insieme alla mia parte vampira avevano intercettato il profumo leggero dell'attrazione che veniva da lei, anche se faceva l'indifferente avevo capito che potevo piacerle.
    Io dal canto mio adoravo le sfide per me una preda più era difficile più la trovavo appetitosa , e mi convinsi che lei era proprio quella che mi ci voleva per un pò di sana caccia e magari mi sarei divertito a marcare ben bene il territorio.
    Non che comunque la sottovalutassi , la conoscevo da circa 10 minuti ed ancora non potevo certo definirne il carattere ma la trovavo simpatica.
    Le sorrisi ancora con aria fintamente innocente.
    Vedremo chi vincerà a questo gioco
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    Le stringo la mano brevemente ma basta questo per farmi sentire il suo calore.
    «Scarlett molto piacere allora» e le sorrido cordiale con la faccia da bravo ragazzo.
    Il suo profumo continua a turbarmi i sensi, ma cerco di non farci caso e rispondo carinamente alle sue innocenti domande.
    «Per farla breve sono arrivato qui dopo un lungo viaggio per il mondo, alcuni amici mi avevano parlato dei boschi qui attorno e siccome vado matto per i posti naturali ho deciso di dare un occhiata e magari fermarmi un pò, così se mi portano le chiavi presto abiterò il un rifugio proprio all'interno dei boschi fuori città»
    le sorrido e lascio che il mio sguardo scivoli sul suo busto messo in risalto dalla maglia aderente
    «E tu invece qual buon vento ti porta in questa cittadina?»
    Nel frattempo arriva la cameriera con i nostri caffè e mentre comincio a sorseggiarlo la continuo ad osservare da sopra la tazza curioso.
    Non voglio assolutamnte provarci, ma diverte il gioco di seduzione che potrebbe crearsi fra noi.
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    «Scusami semplicemente non ti avevo sentito» e ridendo continuo «.. e no non ti trovo affato vecchia al contrario sembri una bambina anche se scommetto che di anni ne dimostri meno di quelli che effettivamente hai...comunque io sono Ruben» e le porgo la mano sempre col mio sorriso a 300 watt stampato in faccia.
    Sono quasi certo che non si tratti di un umana e non sono un tipo che la tira alle lunghe quando vuole delle risposte.
    Uhmm vediamo se sei sincera bambolina
    Continuo a scrutarla attentamnte oltre ad essere molto carina ha un fisico da modella anche se leggermente magro rispetto ai miei gusti, ha degli occhi molto belli di un colore indefinito che sembra cambiare, ho sempre apprezzato la bellezza eteriore ma questa ragazza ha anche qualcos'altro, ancora però non intuisco cosa.
    Sarebbe carino poterla conoscere meglio, mi piace avere gente sempre intorno e magari quella ragazza sarebbe potuta diventare mia amica. Ed ha un odore stupendo che richiama alla memoria un campo fiorito.
    «Se ti siedi il caffè te lo offro io e magari faccio anch'io il bis se mi fai compagnia, tanto non ho altro da fare sono appena arrivato in città e aspetto che mi diano le chiavi di casa.»
    In effeti in quel momento non ho proprio dove andare.
    Spero di prendere possesso della nuova casa al più presto, mi sento stanco e poi dovrei pure andare a caccia mi sembra un secolo dall'ultima volta che ho mangiato.
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    Metto piede dentro il grande Centro Commerciale è vengo investito da migliaia di odori, i miei sensi si mettono subito all'erta.
    Odore di umani mischiato a leggere fraganze di creature sopranaturali, sento il forte profumo di cibo che esce da un ristorante, il lieve profumo di zucchero a velo che proviene dalla bimba che mi passa accanto, il tanfo di sudore, una variegata fragranza di rose e gelsomino mi arriva in una zaffata appena una donna molto elegante
    mi passa davanti.
    Amplifico il senso dell'udito e riesco a sentire i lievi bisbigli di una coppia di ragazzi dietro la vetrina di un negozio di abbigliamento, oltre all'enorme vociare della gente che mi cammina intorno.
    Sono fiero della mia condizione di ibrido e ho sempre apprezzato i doni che mi venivano da entrambe le razze, l'unica cosa a cui non ho ceduto nella mia metà vampiresca e bere il sangue degli umani, ma questo non mi impedisce di sentirne l'odore, prendo un respiro e allargo i polmoni per accogliere in me l'odore della vita umana.
    Ho voglia di bere un caffè così mi guardo in giro e scorgo un piccolo bar non molto lontano , mi incammino sfiorando con lo sguardo tutto ciò che mi circonda.
    Entro al bar e mi avvicino al banco per ordinare il mio solito caffè ristretto, nell'aspettare che mi venga servito mi giro verso l'ingresso per curiosare ancora nei volti dei passanti, quante emozioni possono esprimere i volti della gente.
    Una ragazza entra ancheggiando e si dirige verso il banco e si ferma vicino me.
    La guardo sembra giovanissima ed è molto carina, sembra emanare una luce propria ,comunque mi giro dall'altra parte e comincio a sorgeggiare piano il mio caffè, sento che la ragazza borbotta qualcosa fra se ma non faccio molto caso alle parole.
    Finisco il caffè e sto per andarlo a pagare quando la giovane donna mi rivolge la parola, mi giro e la guardo interrogativo, non sono riuscito a cogliere la domanda.
    «Come scusi? non l'ho sentita» e le sorrido cortese.
    E' nella mia natura essere cortese ed educato, eredità della mamma che si è impegnata a fornirmi un'educazione impeccabile.
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    Non riuscivo a credere di averla fra le braccia e di avere la certezza che non ero il solo a soffrire per la situazione, sarei voluto restare lì con lei per sempre a stringerla e soffocarla di baci, ma era impossibile e lo sapevo, dovevo lasciarla andare.
    Continuammo a baciarsi frenetici lei mi disse che mi amava e ne fui profondamente contento
    Ti ama mi ripetevo
    Ma la cosa importante era che Ariel aveva escogitato una maniera per vederci lontano da tutti.
    Dopo un ultimo bacio uscì dal camerino e torno con aria annoiata dalla madre, subito dopo vidi che abbracciava Corinne e le sussurrava qualcosa, in quel momento riuscivo solo a pensare che tra poche ore l'avrei avuta tutta per me almeno per un pò.
    Andò via dopo aver salutato Corinne così anch'io usci dal nostro nascondiglio.

    Benedetti i camerini e quasi mi scappo da ridere.

    Se avessi potuto avrei fatto un monumento al quel camerino che era stato testimone di tanti momenti intensi con Ariel. Il nostro posto felice.

    Raggiunsi Corinne e uscimmo dal negozio, avevo poco tempo e la dovevo accompagnare a casa, non sarei neanche salito, mi bastava saperla al sicuro.
    Mentre camminavamo affiancati le presi la mano e me la portai alle labbra per un bacio che esprimeva tutta la mia gratitudine
    «Grazie Tesoro sei stata un Angelo» dissi con la voce leggermente arrocchita dall'emozione
    «Strano...» mi disse sorridendo«..anche Ari mi ha detto la stessa cosa, sono estremamente felice di essere stata utile, lo sai ho un debole per le storie d'amore e poi ti voglio un bene dell'anima fratellone figurati se non ti aiutavo.» mi sorrise e mi trinse teneramente la mano.
    Non mi fece domande è questo lo apprezzai molto, non so se sarei stao in grado di formulare pensieri coerenti, la mia testa era già altrove verso l'incontro con Ariel.
    Avrei fatto in modo di non perderla un'altra volta, avremmo trovato insieme un modo per non dividerci più.
    Sapevo che se erano i suoi genitori l'ostacolo la cosa non sarebbe stata affatto semplece, ma dovevamo provare per il nostro amore.
    Pochi minuti ed eravamo fuori diretti al parcheggio.

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